La coda nella comunicazione del cane

La comunicazione nei cani passa attraverso varie posture del corpo e vari stati d'animo vengono esternati dal movimento della coda.

Il cane che scodinzola non è aggressivo; quel cane ha qualcosa che non va perché mi scodinzola e al tempo stesso abbaia”. Perchè abbiamo sentito dire queste parole? Dunque i cani quando muovono la coda dicono tutti la stessa cosa? La coda è un elemento importante nella comunicazione dei cani, anche per questo non andrebbe tagliata, serve per comunicare differenti stati d'animo e differenti informazioni.

Nel primo video si vede Cujo che abbaia e muove la coda al cancello. La postura del cane è particolarmente rigida, come a voler apparire più grande, minacciosa ma non aggressiva, come si evince in oltre dalla posizione del capo portato in alto. Questa è la tipica posizione di minaccia che sottintende la protezione del territorio.

Se avesse voluto mostrare aggressività avrebbe avuto una posizione d'attacco con spalle alte ma testa bassa, come prima di scattare per un salto.

La coda è alta, si muove in modo regolare, con il riccio che supera la testa come a voler dire: “Hei ciccio, mi vedi? Io sono qui, perciò tu ti scordi di entrare, mi vedi bene?” Non è dunque uno scodinzolare amichevole, la coda in questo caso serve per rendersi ancora più visibile. Denota la volontà del cane di evitare il conflitto, convincendo l'avversario che ne ricaverebbe solo problemi. Attenzione: evitare il conflitto!

Corpo e coda parlano dunque la stessa lingua, il cane è coerente nella sua manifestazione, che risulta chiara, priva di aggressività gratuita e perfettamente controllata.

Il controllo lo si evidenzia al termine del filmato, quando il cane si volta verso il conduttore, abbandona la posizione rigida, la coda si abbassa, la testa si lascia andare ad una scrollata.

Nel secondo filmato Cujo scodinzola amichevolmente. La coda è visibile ad altezza garrese, si avvicina al conduttore al richiamo senza una postura di sottomissione. La coda descrive soddisfazione, amicizia. In altre razze vedremmo il sedere addirittura sgabbiare (per dirla alla Vecchioni) di gioia. La manifestazione di emotività, come per le persone è soggettiva.

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